Da Gustave Klimt a Mimmo Rotella, la Stratificazione come rappresentazione del Tempo
Entrambi
proiettati verso una visione ormai slegata dal concetto tradizionale
dell’arte, Klimt e Rotella affrontano il concetto di
stratificazione in modo diverso, ma allo stesso tempo molto simile.
"Le tre età della donna" Gustave Klimt (1905)
Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Roma
L’arte
di Klimt è ancora in parte legata al classico modo di dipingere,
individuato dalle porzioni di opera eseguite con pennelli e colori;
questo è unito all'utilizzo di materiali pregiati quali la foglia
d’oro e altri atipici del campo pittorico.
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"Casablanca" Mimmo Rotella (1965-1980)
Peggy Guggenheim Collection, Venezia
"Up Tempo" Mimmo Rotella (1918-2006)
Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma
L’opera
che Mimmo Rotella compie con la sua arte riprende nuovamente il
concetto di stratificazione attuato da Klimt, compiendo una
transizione all’interno di quella che è la corrente della Pop Art.
Cambia
il materiale e il messaggio che si vuole perseguire, muovendosi
all’interno della cultura popolare del tempo e della modernità che
ne ha determinato l’inizio. Si è lasciata alle spalle qualsiasi
tecnica tradizionale, volgendo lo sguardo ai materiali poveri che
costituiscono la città e ne puntellano il carattere; si mostra con
suddetta sottrazione di strati il passaggio che il tempo
compie a ritmi più serrati, mettendo in evidenza come la cultura
popolare si appoggi sempre su se stessa nel suo divenire.
Confronto grafico tra i due artisti, diversità e similitudini nell'espressione di uno stesso linguaggio
A cura di Anullo Pertichetti Gaia e Carpio Jamie Lorraine,
Corso di Laboratorio di Progettazione Architettonica IV, prof. arch. Antonino Saggio
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